Amore e dintorni · Paris

16 Dicembre 2015, Paris – Amore e Sfiga

Ormai lo sapete che scrivo a cuore aperto, un po’ come se questo fosse un diario segreto in cui, se non fossi sincera, mi sentirei come se mentissi a me stessa.

Sabato sono crollata. Colata a picco, caduta in pezzi. Stanca della settimana appena terminata è consapevole di dover sfruttare al meglio quel nostro “ultimo” weekend, avevo inconsciamente accumulato una buona dose di stress. Ma ero finalmente entrata in possesso della mia carta di credito francese – dopo non poche peripezie, ndr -, volevo fare qualche acquisto natalizio e non, volevo andare a cena fuori ed offrire, avendo ricevuto il mio primo stipendio.. Insomma, ero piena di entusiasmo e di aspettative per un fine settimana che desideravo perfetto.
Quando però ho detto a lui di voler andare al centro commerciale, nonostante il suo assenso ho percepito una sorta di negatività. Ecco, si dai, so che passare il tuo giorno di riposo in un centro commerciale a Parigi sotto le festività può trasformarsi in una stancante maratona.. Ma tempo per finire di comprare i regali non ne ho affatto avuto! E poi volevo prendere qualcosina per me, che so, un bel vestito, ed avere il suo parere è supporto. Armati quindi di pazienza, siamo partiti.

Trovo il regalo che ritengo adatto a mio fratello, faccio per pagare ma la mia carta non funziona. Codice errato. No, mi scusi, è impossibile. Codice errato. Mentre pago in contanti il mio umore sprofonda.
-“Tranquilla, spesso per sbloccare una carta nuova devi prima prelevare ad uno sportello”.
Proviamo al primo bancomat che troviamo all’interno della struttura. Codice errato. Codice dannatamente errato
-“Sicura di digitare le cifre giuste..?”
Lo fulmino. Ok, possiamo anche abbandonare tutti i progetti della giornata.
-“Ma no, ora facciamo un tentativo alla tua banca, vedrai che andrà bene”.
Ci avevano verso casa, fermandoci allo sportello della filiale dove ho aperto il conto. Inserisco la carta, digito il codice. Sullo schermo appare brevemente “La sua carta è stata catturata“, per poi tornare alla schermata iniziale come nulla fosse successo. Assurdo. Avrei voluto urlare, spaccare qualcosa. C’ho messo una vita a trovare lavoro, ho dilapidato il mio conto italiano nel frattempo, ho aspettato più di un mese per avere lo stipendio – facendomi un mazzo tanto – e non posso toccare i miei dannatissimi soldi?!
Il mio umore è diventato nero, di quel nero che inghiotte la luce intorno, fagocita tutto il resto.
Lui ha cercato di fare ciò che poteva, come propormi di cenare da sua madre, di cenare a casa nostra con i suoi amici, di andare comunque in un ristorante che lui avrebbe pagato.. No. Non voglio andare da tua mamma o stare coi tuoi cari ragazzi, non voglio farti spendere soldi che non hai solo perché in questo Paese la sfiga mi perseguita. Voglio stare con TE, goderci questo prezioso tempo insieme, perché si dà il caso che a Natale non sarai con me è più la data si avvicina e peggio mi sento.

Ci siamo così ritrovati dentro delle implacabili sabbie mobili: stavo affondando nel malessere e lui, nel tentativo di tirarmi su, è a sua volta sprofondato in basso. Mi sono sentita malissimo per questo, ho cercato quindi di riportarlo su, scendendo di nuovo a mia volta, annaspando in questa melma scura che è la tristezza. E si sa che più ti muovi, più cerchi di uscirne, più le sabbie mobili ti trascinano a fondo. Finché non ti arrendi. E noi ci siamo arresi. Siamo rimasti abbracciati a mescolarci le lacrime molto a lungo, fino a non capire più di che dei due fossero, fino ad asciugarcele a vicenda non rendendocene neanche conto. Finché lui non mi ha lasciata sola, per poi tornare portandomi la cena a letto. Ed a questo non c’è molto altro da aggiungere.

Il giorno dopo ero purtroppo ancora ombrosa, tristezza e frustrazione avevano lasciato spazio all’apatia.
Ci siamo spronato l’un l’altra, ci siamo fatti belli e siamo usciti verso le 19.

  
Gli Champs Élysées illuminati a giorno dagli addobbi e riempiti dai mercatini di Natale ci hanno subito messo nel modo giusto, con l’aiuto fondamentale di arachidi pralinate e vin brûlé. Una bella passeggiata e poi via verso la Torre, che ancora non avevo avuto modo di vedere illuminata: un romantico spettacolo che abbiamo sentito tutto per noi. 

  
Camminando finalmente sereni lungo la Senna, ci siamo decisi ad imbarcare su un bateau-mouche per cenare sul fiume senza però rinunciare alla Tour Eiffel sullo sfondo.

  
È stata una serata bellissima, ne avevamo davvero bisogno! L’amaro in bocca per la sua vicinissima partenza rimane, ma c’è così tanta dolcezza e amore.. Da lui, dalla mia famiglia che mi aspetta a casa.. Non posso far altro che ritenermi fortunata ❤️

S.

11 pensieri riguardo “16 Dicembre 2015, Paris – Amore e Sfiga

    1. Tenendo conto che è la seconda banca che cambio qui, avevamo avuto problemi per l’apertura del conto con la prima! Comunque si, quel tesoro che mi ritrovo accanto è andato a recuperarla martedì mattina, mercoledì ho ricevuto un nuovo codice e finalmente FUNZIONA 🎉🎉

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  1. Christmas love
    spreads joyfully to
    friends, new and old, as
    natural as mountain streams
    flow under

    ice and snow
    still moving, to join.
    Harmony
    comes from sharing a
    round table. Buddha

    Mohammad,
    Jesus, Confucius,
    Abraham, Gandhi
    and Luther invite a pope
    to break bread

    under one God
    that all pray to here
    in Gwangju,
    there in Amsterdam,
    and Davao, where the

    hunt for food
    and water reverts to old
    ways, not the
    usual Christmas,
    but children scramble

    for goodies
    like coconuts, fruit, rare meat
    while we feast
    on turkey, baked so
    well, spring rolls folded

    and rolled by
    hands so delicate you can’t
    imagine
    what they’ve done. Merry
    Christmas everyone.

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